giovedì 28 agosto 2014

Prima esplorazione a SUMBURGH HEAD


In partenza per le SHETLAND dall'aeroporto di ABERDEEN
Partenza dall'Italia il 10 agosto con previsioni meteo a dir poco catastrofiche. La coda dell'uragano Bertha è attesa sul Regno Unito per quel giorno stesso; per fortuna c'è ancora molta incertezza sulla traiettoria esatta del suo cammino, nonchè sull'ora e sull'intensità dell'annunciato impatto. Non ci resta quindi che incrociare le dita e sperare che Bertha si perda per strada!!! In effetti così è stato...i nostri tre voli spaccano il minuto e, salendo da Londra verso il nord della Scozia, ci lasciamo alle spalle la fitta coltre di nuvole, la furia del vento e della pioggia, per andare incontro ad un cielo sempre più limpido e rassicurante. Facciamo il nostro ingresso alle SHETLAND a bordo del "potente" velivolo della Loganair/Flybe, una trentina di posti stipati in uno spazio decisamente claustrofobico ed il rombo assordante dei motori a elica come molesto sottofondo lungo tutto il tragitto. Qualche attimo di panico a causa delle turbolenze in fase di decollo, poi, una volta saliti in quota, il volo procede tranquillo, almeno fino all'atterraggio, movimentato dal famigerato vento delle Shetland. Le isole, dall'alto del nostro finestrino, ci appaiono in tutto il loro splendore, come esili frammenti di verde scagliati nel blu profondissimo dell'oceano. Tocchiamo il suolo dell'isola principale (la "MAINLAND") a SUMBURGH, puntuali poco dopo le 14,00 e, poichè il sole splende glorioso in un cielo perfettamente terso, decidiamo di non perdere tempo, ritiriamo l'auto e ci dirigiamo verso la SUMBURGH HEAD, suggestivo promontorio nonché riserva naturale della RSPB (Royal Society for the Protection of Birds). Non appena usciti dalla stazione di noleggio, ci travolge la vista sfolgorante della FITFUL HEAD, che si innalza verdissima contro l'intenso blu del cielo, per poi precipitare ad ovest nella misteriosa profondità dei flutti. Subito dopo, a catturare il nostro sguardo obbligandoci ad una sosta, è la lunga spiaggia sabbiosa di WEST VOE, bellissima nella luce abbagliante del primo pomeriggio, che la fa sembrare un vero paradiso tropicale catapultato per sbaglio nel Nord Atlantico.

FITFUL HEAD

Pista di atterraggio al SUMBURGH AIRPORT

La spiaggia di WEST VOE

Proseguiamo quindi verso il promontorio di SUMBURGH dove, dall'alto di imponenti scogliere, un bel faro bianco risalente al 1821, segna il margine estremo della South Mainland. La cosa più bizzarra, e credo unica nel suo genere, è che la strada per raggiungerlo attraversa di bel netto la pista di decollo dell'aeroporto, rendendo necessaria la massima cautela onde evitare poco piacevoli incontri ravvicinati!!! Una recentissima ed estesa opera di restauro costata oltre 5 milioni di sterline, ha riportato all'antico splendore, non solo il faro vero e proprio, ma anche il caratteristico cottage un tempo abitazione del custode e della sua famiglia (oggi adibito a sistemazione "self-catering" per un massimo di cinque persone), e l'originale "FOGHORN", la sirena delle nebbie, una specie di enorme trombone color rosso fiamma, che aveva il compito di avvisare i marinai del pericolo in caso di visibilità scarsa o nulla. Una nuova scala a spirale, sostituita per comodità all'originale, permette di salire fin sulla cima, dove lo sguardo puo' spingersi lontano per andare a perdersi nell'oceano infinito. I punti panoramici sono in realtà tantissimi e permettono di ammirare, non solo splendidi paesaggi ad ampio raggio, ma anche le rumorose colonie di uccelli marini che popolano le scogliere sottostanti...pulcinella di mare (anche detti "puffins"), fulmari, urie, gazze marine e cormorani, a seconda della stagione. Purtroppo per noi, i simpatici puffins dal becco arancione che vivono qui dal mese di aprile fino all'inizio di agosto, hanno già fatto i bagagli e sono ripartiti verso l'oceano...nemmeno l'ombra di un ritardatario rimasto, per compassione, ad aspettarci!!! Ci consoliamo godendo il quieto ristoro del silenzio, nel sole tiepido che brilla radioso, mentre il vento profumato e freschissimo ci frusta la faccia, inondando le nostre narici d'una botta inebriante d'ossigeno. E' il nostro primissimo incontro con la natura splendida di questo arcipelago, con i suoi spazi aperti senza confini, dove i pensieri si dissolvono trasportati chissà dove dal vento...sono bastati pochi minuti, e già ne siamo soggiogati!!!

Il faro di SUMBURGH in cima alla scogliera

The "FOGHORN" (la sirena delle nebbie)

La torre del faro e l'antica abitazione del custode
Per maggiori informazioni sul faro e sulla riserva naturale di SUMBURGH HEAD:
www.sumburghhead.com

2 commenti:

  1. Eccoci qua a viaggiare ancora con te carissima Illy. Io avrei avuto molta ansia a prendere tre voli...soprattutto l'ultimo. Avrei sicuramente scelto la nave come ti ho già detto...ma per fortuna la Scozia vi ha graziati e non è stato annullato nessun volo! Che meraviglia la foto di Fitful head...e quella spiaggia bianca...
    Altro che Caraibi...basta andare in. Scozia!!! Cavolo...peccato per i dolcissimi Puffins. Sulle Orcadi a Giugno,dopo 2 giorni di camminate per trovarli, siamo riusciti a fotografarli nascosti tra le fessure di una scogliera. Sono STUPENDI! Eh...mi sa che sarai costretta a tornare in Scozia solo per loro! Comunque grazie per i tuoi bellissimi racconti e per come descrivi bene e con amore ogni posto visitato.
    Baci
    Simonetta

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  2. Certo Simo...tornero' solo per loro!!!! Per rimettere piede nell'adoratissima Scozia ogni scusa è buona, e questa mi sembra addirittura ottima! I buffi e dolcissimi Puffins mi sono proprio mancati fra tutte le meraviglie viste alle Shetland!!! Eh no, dovro' proprio rimediare al piu' presto, magari subito ad aprile, quando torneranno sulle coste scozzesi per nidificare! Ah, quanto è bello sognare...fa tanto bene al cuore e allo spirito! Un super abbraccio Ilaria

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