venerdì 26 dicembre 2014

ISLAY, the "Queen of the Hebrides"


Colori d'autunno a ISLAY

Un tipico panorama dell'isola

Il giorno di Natale è appena passato e tutta la frenesia dell'ultimo mese è finalmente giunta al termine. Dopo un lungo periodo di lavoro senza sosta alcuna, che ha totalmente azzerato tempo ed energie da dedicare al mio blog (e a qualsiasi altra attività!), posso finalmente riappropriarmi della mia vita e abbandornarmi ai ritmi lenti dei giorni di festa. Finalmente mi posso rilassare...e quale modo migliore se non tornare  a parlare della mia amatissima Scozia? Anche stavolta (tanto per cambiare) parlero' di un'isola...anzi DELL'ISOLA, come direbbe qualsiasi estimatore di whisky che si rispetti, uno dei tanti attratti qui ogni anno da ogni parte del mondo. Perchè ISLAY, "the Queen of the Hebrides", oltre ad essere la più meridionale delle Ebridi Interne è anche l'isola del whisky, o meglio, è il WHISKY FATTO ISOLA ed è meta privilegiata di un ristretto e specializzatissimo turismo di nicchia. In posizione del tutto defilata, separata dalla "Mainland" da due profondi fiordi e da altrettante remote penisole, non è certo la parte di Scozia più facilmente accessibile e si capisce come mai sia in genere esclusa di bel netto dagli itinerari più battuti. Eppure questa piccola terra dolce e selvaggia, sede di ben otto distillerie di fama internazionale e punteggiata di deliziosi villaggi di belle casette bianche, dispensa a piene mani un fascino intenso e tutto suo, che la rende unica fra la miriade di isole - tutte bellissime - al largo della West Coast scozzese. Fare lo sforzo di raggiungerne le coste frastagliate è altamente consigliabile non solo agli spiriti goderecci inclini al vizio e alle lusinghe dell'alcool, ma a chiunque sia sensibile, oltre che alla bellezza pura di una natura intatta, al prodigio di una passione vera, di un amore profondo che ha radici antiche e che si materializza qui in un nettare complesso, forte, ruvido, spesso indecifrabile, fatto a immagine e somiglianza dei luoghi che lo hanno generato. A Islay gli effluvi inebrianti del whisky pervadono l'aria, impregnano la terra, si mescolano al vento e alla salsedine e ti conducono come un filo d'Arianna attraverso la brughiera, lungo strade strette fluttuanti su un immenso tappeto di torba che si perde all'orizzonte, fino alla baia più segreta, dove si nasconde l'ennesima pittoresca distilleria con i suoi caratteristici tetti a pagoda.

La baia di LAGAVULIN con l'omonima distilleria

Il molo della LAGAVULIN DISTILLERY

I pittoreschi tetti a pagoda della ARDBEG DISTILLERY

Una veduta della ARDBEG dal molo


La BUNNABHEINN DISTILLERY

un particolare della sala "degustazione" della distilleria LAPHROIG

L'ingresso della BRUICHLADDICH DISTILLERY

Ma il sospetto che Islay fosse molto più di questo, io e mio marito (amante del whisky e mio inseparabile compagno di viaggio), lo abbiamo avuto ancor prima di arrivarci. Il suo essere speciale lo abbiamo percepito già aspettando il nostro ferry nella minuscola sala d'attesa in fondo al molo di Kennacraig, il piccolo terminal perso nel nulla della Caledonian Macbryne. Lo abbiamo subodorato già scrutando  l'orizzonte grigio e indefinito, attraverso la grande vetrata solcata da pesanti rivoli di pioggia. E poi ne abbiamo avuto la certezza all'arrivo a PORT ELLEN, nelle tenebre e nel silenzio di un luogo completamente ai margini del mondo, accompagnati sempre da una pioggia incessante.

Il nostro ferry in partenza per ISLAY

Il villaggio di PORT ELLEN
PORT ELLEN vista dalla baia

Era l'11 ottobre del 2012 e ricordo quel momento come fosse ieri. Ricordo quei cieli vocianti continuamente attraversati da migliaia e migliaia di anitre selvatiche, giunte qui dalla Groenlandia puntuali come ogni anno allo scoccare dell'autunno, per ripartire poi a primavera. Ricordo le meravigliose spiagge lungo la costa ovest, le prime ad essere raggiunte dalle tempeste atlantiche e  ad essere baciate da una luce quasi ultraterrena. Ricordo tutta la magia della baia di ARDTALLA, dove la lunga e tortuosa strada che corre a sud-est dell'isola si interrompe all'improvviso in un paradiso di ciottoli e sabbia. Ricordo  i paesini incantevoli nei cui nomi c'è sempre un porto...PORT CHARLOTTE, PORTNHAVEN, PORT WEMYSS, PORT ASKAIG e il bizzarro faro dalla forma squadrata - detto CARRAIG FADHA - che sembra fare da sentinella sulla  baia di PORT ELLEN. Ricordo il profilo imponente e dolcemente arrotondato delle PAPS of JURA, le inconfondibili cime che si innalzano oltre il Sound of Islay...
E poi loro, le distillerie. Ognuna un piccolo mondo orgoglioso della sua tradizione e geloso dei suoi segreti. Ognuna collocata nella sua baia silenziosa, solitaria e remota, con i grandi barili odorosi accatastati alla mercé delle intemperie ed il suo piccolo molo spazzato dal vento. LAGAVULIN, LAPHROIG, ARDBEG, BOWMORE, BRUICHLADDICH, CAOL ILA, BHUNNABHEIN, KILCHOMAN (l'unica non direttamente affacciata sul mare). Ognuna pronta ad accoglierti per farti accomodare, come un ospite d'onore, in sale "degustazione" belle da morire. Ognuna con la sua atmosfera unica. E tu ci resteresti per ore, a sorseggiare piano il tuo prezioso  nettare o magari, da astemio come me, anche soltanto a scrutare, attraverso le grandi finestre, onde e cielo e nuvole fondersi all'orizzonte, col cuore colmo d'ammirazione e di benevola invidia per tutti quegli uomini il cui lavoro e la cui missione è la realizzazione del whisky perfetto.

PORT ASKAIG

Nei pressi di PORT CHARLOTTE

Il villaggio di PORTNHAVEN

La spiaggia di SANAIGMORE

L'immensa distesa di sabbia di MACHIR

Il profilo delle PAPS OF JURA

Anitre selvatiche sul LOCH INDAAL

Il faro di CARRAIGH FADHA

La baia di ARDTALLA

Sguardo verso l'oceano dalla SALIGO BAY

Mio marito intento a immortalare la baia di BUNNABHEINN

Per approfondire la conoscenza di ISLAY, di tutto cio' che l'isola offre al visitatore ed avere tutte le informazioni pratiche del caso, vi consiglio caldamente il sito  http://www.islayinfo.com/index.html

Per un soggiorno non troppo dispendioso, in un ambiente simpatico e informale, ecco l'indirizzo giusto  http://www.askernishbandb.co.uk/  (per una descrizione più completa e colorita , vi rimando al mio post dedicato ai b&b scozzesi che mi sono rimasti nel cuore... "KEEP CALM AND STAY IN A BED & BREAKFAST")

Per informazioni di prima mano, invece, rivolgetevi pure a me, scrivendomi direttamente sul blog.

4 commenti:

  1. Sentivo la mancanza dei tuoi post e delle descrizioni di quei posti magici :) grazie e buone feste! eleonora

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  2. Ciao Ele, che piacere ritrovarti qui! Purtroppo ho sempre pochissimo tempo da dedicare alla scrittura, ma tu tieniti "sintonizzata" perché io appena posso torno a farmi sentire... Grazie mille per la tua visita e tantissimi auguri per 2015 di serenità, salute e tanta, tanta passione! Un abbraccio Ilaria

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  3. Ciao Ilaria, magnifico il tuo blog! e che fotografie fantastiche, bellissime davvero!
    Complimenti!!!!
    Beatrice
    https://nelcuoredellascozia.wordpress.com/

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  4. Ciao Beatrice, grazie mille per questo tuo commento che mi fa davvero un mare di piacere! Chissà, magari prima o poi trovero' il tempo di portare avanti questo mio timido tentativo... Padronanza del mezzo informatico zero, ma tanta voglia di scrivere, raccontare, condividere foto scattate con il cuore...una passione grande che brucia dentro di me e che in qualche modo deve, vuole uscire!!!
    Bellissimo il tuo blog e molto belle le immagini che accompagnano i tuoi racconti. Ti auguro tanta fortuna e prometto che ti leggero' ogni volta che mi sarà possibile... Un grande abbraccio Ilaria

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